INTERSESSUALITA’ E FOBIE

INTERSESSUALITA’ E FOBIE
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L’intersessualità è una rara, ma non troppo, condizione umana naturale. Ogni circa 3000 nascite una è intersessuale. Cosa significa? Che “il bambino” presenta una conformazione fisica e cerebrale mista tra i cosiddetti sessi “maschile” e “femminile”. Da un punto di vista biologico riproduttivo, questi bambini presentano o parzialmente o totalmente, organi sessuali di entrambi i sessi o anche solo caratteri sessuali secondari. In alcuni casi vi è una variante genetica, in altri no.

Ebbene, in tutti questi casi, in Italia, come nella gran parte del mondo, questi bambini vengono operati ai genitali a pochi mesi di vita per farne artificialmente dei maschi o delle femmine. L’accorgimento non produce comunque vere “solofemmine” o veri “solomaschi” , ma risultati differenti da caso a caso.

Il problema ovviamente non è questo: l’arbitrio, diremmo il crimine, sta nel fatto che non si attende lo sviluppo psicosessuale di queste nuove nascite e quindi il “sentimento” di sentirsi “uomini” o “donne” o “qualcosa di differente”.

Se di interventi si deve parlare, essi dovrebbero avvenire in età legalmente riconosciuta come adulta. Al 18esimo anno di vita. Non solo, non dovrebbe esservi l’obbligo, per chi nasce intersessuale di dover scegliere. Questo fatto mette in crisi le Anagrafi di tutto il mondo dove non esiste un’opzione “non maschio non femmina”, comunque la si voglia chiamare.

Ha senso piegare l’essere umano ad una inadeguatezza delle Anagrafi? No!

Ha senso attribuire un sesso ad un bambino prima che sviluppi la propria identità di genere? No!

Ha senso attribuire un sesso alla nascita, arbitrariamente, per far star tranquilli i genitori? Non proprio. Così accade perché sono ben poche le persone che sanno che i sessi non sono affatto due. Se i genitori sapessero che esiste un caso ogni 3000 in cui il proprio bambino potrà nascere di sesso “non maschile non femminile”, cioè intersessuale, potrebbero anche farsene una ragione. Se le Anagrafi prevedessero questa eventualità, poi, con il tempo, la nascita di un bambino intersessuale sarebbe una delle tante possibilità. Non so quanti bambini nascano con gli occhi di diverso colore o con gli occhi “dorati”, ma non vengono certo considerati da “rettificare”.

Certo quando si ha a che vedere con il sesso, in una società cattolica, sono guai seri. Ma sono guasti, non guai. E i guasti vanno aggiustati. Per questa ragione Rainbow Pangender e Pansessuale si batte per una legge che vieti in modo assoluto gli interventi chirurgici di assegnazione sessuale sui minori intersessauli e che tale condizione venga prevista dalle Anagrafi di tutto il mondo (partendo dall’Italia).

Purtroppo siamo molto ma molto lontani da anche solo avvicinarsi ad una soluzione soddisfacente.

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